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Gallipoli – M.C.A. Sollevamenti di Cataldi Antonio

Gallipoli – M.C.A. Sollevamenti di Cataldi Antonio

  • Via Savona, 36 - 73014 Gallipoli,
  • Tel: 329.4784165
  • sollevamenti-a@libero.it

La storia del porto mercantile a Gallipoli risale al XV sec quando i veneziani lo edificarono, fino a quel momento era solo un piccolo riparo per barche; successivamente Ferdinando I di Borbone avviò la costruzione del porto che divenne nel Settecento la più importante piattaforma olearia del Mediterraneo per il commercio dell’olio per lampade (olio lampante).

In quel periodo il porto divenne un punto di riferimento per il commercio soprattutto dell’olio lampante e del vino. Nel 1850 dopo ulteriori miglioramenti, divenne il più importante dell’area ionica del Salento. Gallipoli e il suo porto ebbero un’importanza fondamentale per il commercio dell’olio lampante, poiché da qui partivano navi cariche verso tutto il mondo.

Il porto è protetto dalle forti mareggiate da due moli, il Molo Foraneo ed il Molo Tramontana. Inoltre ospita navi che esportano in tutto il mondo il cemento prodotto dalla ditta Colacem, il terzo produttore e distributore in Italia di cemento ed è la società capofila del Gruppo Financo.

Una moderna ristrutturazione si è avuta nel 1980 ed oggi il Porto Mercantile ha una estensione di 80mila metri quadrati. Vi sono inoltre sedi della Capitaneria di Porto, Polizia di Stato squadra nautica, Guardia di Finanza, Agenzia delle Dogane e dei Monopoli nonché della M.C.A. Sollevamenti fondata dal sig. Cataldi Antonio negli anni 80, ditta che si occupa di operazioni di carico e scarico di M/n di media e grande entità.

Negli anni la M.C.A.  è sempre andata incontro alle diverse esigenze di mercato lavorando con diversi materiali: carbone, piastrelle, cemento, tubi di ferro, ect…

Dopo un calo dettato da una crisi internazionale del commercio, nel 2015 vi è stato un incremento sostanziale di navi: queste hanno avuto degli scambi con il nord Africa, Libia, Algeria per quanto riguarda il cemento, e con la Turchia per quanto riguarda il carico di tubi in ferro. Tale impennata lavorativa ha portato la M.C.A. ad avere assunti fino a 20 dipendenti, e dover fare grossi investimenti in mezzi meccanici, sfortunatamente il periodo è stato breve perciò ha comportato più perdite che introiti.

Attualmente in lavoro di media entità e con pochi dipendenti, ma costante e rivolto principalmente al carico di cemento sfuso e cemento in ballettes.

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