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SICUREZZA NEI PORTI

L’ambiente portuale, da sempre considerato luogo di lavoro a rischio elevato, è al centro dell’attenzione di tutte le Imprese che vi lavorano o prestano servizio, sia in banchina che a bordo nave.

Particolare riguardo viene dato alla valutazione ed alla riduzione dei rischi propri dell’attività di ciascuno; ma una severa attenzione spetta anche a quelli derivanti dalla presenza in contemporanea di aziende diverse durante la stessa attività, ovvero quelli che sono conosciuti come rischi interferenziali.

Le condizioni di lavoro e di sicurezza nei porti, nel tempo, sono cambiate in senso positivo, ma c’è ancora strada da percorrere per diffondere ed adottare quella “cultura della sicurezza” che è indispensabile per un’ulteriore e decisiva crescita di tutti gli attori del processo produttivo.

Gli aggiornamenti continui dei lavoratori, il rispetto delle norme e dei DPI contribuiscono a rendere più sicuro l’ambiente portuale, inteso sia nella sua componente terrestre che navale.

A tal proposito sono state emanate una serie di normative atte a regolamentare la materia anche con riferimenti specifici all’attività portuale che per praticità riportiamo.

Normative di riferimento:

Decreto Legislativo 9 aprile 2008, nr. 81 Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Decreto Legislativo 27 luglio 1999, nr. 271 adeguamento della sicurezza e salute dei lavoratori marittimi a bordo

Decreto Legislativo 27 luglio 1999, nr. 272 sicurezza nell’espletamento delle operazioni portuali

Legge 28 gennaio 1994, nr. 84 riordino della legislazione in materia portuale