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Coop. C.U.L.P.  arl

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La Compagnia Unica Lavoratori Portuali di Napoli, oggi Cooperativa CULP, trae le suo origini dalle preesistenti Carovane di lavoratori che nel corso dell’800 e dei primi anni del novecento contrassegnavano le attività del Porto di Napoli, principale scalo del Mezzogiorno e punto di riferimento sia per il trasporto merci che per la cantieristica navale (dai Regi Bacini veniva varata nel 1818 la Ferdinando Ia prima nave a vapore costruita in territorio Italiano).  E già da allora la figura del lavoratore portuale era ben nota tanto da comparire in diverse pièce teatrali di Raffaele Viviani –

Con l’Unità d’Italia il Porto di Napoli, come tutta la città, subisce un pesante ridimensionamento fino alla sua completa distruzione operata dai pesantissimi bombardamenti alleati prima e tedeschi dopo in quanto il Porto di Napoli, per la sua posizione, era l’unico in grado di ricevere i massicci rifornimenti dopo l’avanzata alleata, visto che i porti più a nord erano ancora in territorio occupato dai tedeschi.

Alla fine della guerra, con la ricostruzione vennero anche ridefinite le strutture portuali e l’organizzazione del lavoro in porto rientrò nell’alveo della normalità con la Costituzione nel 1966 della Compagnia Unica derivante dalla fusione delle preesistenti quattro Compagnie maggiori del Porto di Napoli di cui l’attuale Cooperativa è la prosecuzione temporale dopo la riforma voluta dalla legge 84/94.

La  CULP  è  giunta già al secondo rinnovo della licenza articolo 17, anche con le enormi difficoltà derivanti dalle  notevoli lacune che la legge di riforma presenta in particolare sul lavoro portuale. Allo stato impiega circa settanta unità, di cui un nucleo storico di 15 unità ancora proveniente dalla trasformazione e il restante giovani assunti dopo il 2000 e provenienti dalla società interinale Intempo.

L’organico della CULP di Napoli è composto da

n. 1 Presidente

n. 1 Vice Presidente

n. 1 Consigliere

n. 2 Impiegati

n. 2 Addetti al servizio di avviamento

n. 66 Operai portuali

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